ZRSLima

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Fario della ZRSLima, Credito Fotografico di Silvio Fattori

Lima, il Re dei torrenti

Ringrazio Moreno per lo spazio che mi ha offerto chiedendomi le mie impressioni sul Lima. Per me è facile, visto che ormai, a trote, pesco solo nelle acque di questo incredibile torrente che nasce in provincia di Pistoia e si getta nelle acque del fiume Serchio in provincia di Lucca. Certo che qualche gita fuoriporta la faccio, mi piace vedere anche altre realtà, ma il pensiero torna sempre e comunque “alla Lima”, nessun torrente ha le trote che ha la Lima, ho avuto l’opportunità di pescare anche in acque slovene nel famoso Idrijca, ma se chiudete gli occhi per un attimo o guardate la Lima con altri occhi non ha niente da invidiare all’Idrijca, e questo lo vedrete meglio tra qualche anno, quando la gestione avrà preso più campo. Bello il Brenta, il Piave, il Nera, il Boite, il Soca, tutti gli affluenti che volete, il più sperduto dei torrenti montani, ma come sono le trote del nostro Appennino… non ce l’ha nessuno!
Iniziai a frequentarlo a sei anni seguendo mio padre che però pescava nelle acque di una diga e dato che l’acqua ferma non mi piace quando raggiunsi l’età giusta iniziai ad avventurarmi nel torrente vero e proprio. L’ho vista tutta la Lima, da Rivoreta fino a Bagni di Lucca, quando ero poco più che adolescente d’inverno andavo a pescare a al ponte con le catene e alla passerella i vaironi e d’estate i barbi!
C’erano tante di quelle trote da fare paura e chi riusciva a pescare leggero ne prendeva una al lancio: la misura era già 22 cm, i pescatori che conoscevo si regolavano anche senza bisogno di una legge ed anche noi raggiunta la quota delle catture, tornavamo a casa felici, con dei bei pesci caratterizzati da una livrea ricca di centinaia di piccoli pallini rossi e neri e grandi macchie sul corpo. Solo tanti anni dopo, ho imparato ad apprezzare queste trote per quello che sono ed ho rimpianto di non averne rilasciate abbastanza, ma erano altri tempi.
Ancora oggi questo corso d’acqua, pur disastrato da grandi piene, svasi idrici sconsiderati, prelievi a scopo idroelettrico e continui cantieri, non finisce mai di stupirmi: pensate che quest’anno, pur effettuando poche uscite, ogni volta ho preso una trota con la T maiuscola, e di qualità superba e le foto testimoniano quanto affermo. Un posto particolare, che sfugge spesso ai sacri canoni della pesca in torrente, che non ha orari e che, spesso, premia pochi pescatori, ma che, qualche volta, regala l’emozione di pescare una vera trota anche al principiante di turno. Da circa 5 anni ho iniziato a pescare con la mosca artificiale e solo in rari casi, per lo più ad inizio stagione o dopo e durante una piena pesco con le esche naturali. Bene! Bisogna subito precisare che pescando a mosca le catture si riducono in modo considerevole anche solo per il fatto che ho ancora tanto da imparare, ma dove stazionano i pesci lo so, il senso dell’acqua e del pesce in tutti questi anni l’ho sviluppato e quindi riesco a prendere sempre qualche bellissima trota, ripeto le foto di corredo testimoniano questa affermazione.

Silvio Fattori

Foto di fario catturate nella ZRSLima, Credito fotografico Silvio Fattori